Niccolò Ammaniti – Io e te – Einaudi

– Caffè? Una cameriera mi scruta da sopra la montatura degli occhiali. In mano ha un thermos argentato. Le porgo la tazza. – Grazie. Me la riempie fino al bordo. – E’ venuto per la fiera? Faccio segno di no con la testa. – Che fiera? – La fiera dei cavalli. Mi guarda. Si aspetta che le dica per quale ragione mi trovo a Cividale del Friuli. Alla fine tira fuori un blocchetto. – Che stanza ha? Le mostro la chiave. – Centodiciannove. Si segna il numero. – Se vuole altro caffè lo può prendere da solo al buffet. – Grazie. – Dovere. Appena si allontana tiro fuori dal portafogli un biglietto piegato in quattro. Lo stendo sul tavolo. Lo ha scritto mia sorella Olivia dieci anni fa, il ventriquattro febbraio duemila. Io avevo quattordici anni e le ventitre.