Italo Calvino – Le città invisibili – Einaudi

Non è detto che Kublai Kan creda a tutto quel che dice Marco Polo quando gli descrive le città visitate nelle sue ambascerie, ma certo l’imperatore dei tartari continua ad ascoltare il giovane veneziano con più curiosità e attenzione che ogni altro suo messo o esploratore.

Italo Calvino – Ti con zero – Einaudi

S’avvicinava, – ricordò Qfwfq, me ne accorsi mentre rincasavo, alzando gli occhi tra le mura di vetro e di acciaio, e la vidi, non più una luce come tante che brillano la sera: quelle che s’accendono sulla Terra quando a una data ora alla centrale abbassano una leva, e quelle del cielo, lontane ma non dissimili, o che comunque non stonano con lo stile di tutto il resto, – parlo al presente, ma mi riferisco sempre a quei tempi remoti, – la vidi che si staccava da tutte le altre luci celesti e stradali, e acquistava rilievo sulla mappa concava del buio, occupando non più un punto, magari anche grosso, tipo Marte o Venere, come una sforacchiatura da cui la luce s’irradia, ma una vera e propria porzione di spazio, e prendeva forma, una forma non ben definibile perché gli occhi non c’erano ancora abituati a definirla ma anche perché i contorni non erano abbastanza precisi da delimitare una figura regolare, insomma vidi che diventava una cosa.

Italo Calvino – I nostri antenati – Repubblica

C’era una guerra contro i turchi.
(Il visconte dimezzato)

Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi.
(Il barone rampante)

Sotto le rosse mura di Parigi era schierato l’esercito di Francia.
(Il cavaliere inesistente)

Italo Calvino – I nostri antenati – Garzanti

C’era una guerra contro i turchi.
(Il visconte dimezzato)

Fu il 15 di giugno del 1767 che Cosimo Piovasco di Rondò, mio fratello, sedette per l’ultima volta in mezzo a noi.
(Il barone rampante)

Sotto le rosse mura di Parigi era schierato l’esercito di Francia.
(Il cavaliere inesistente)