In mezzo all’aperta pianura, sotto un cielo senza stelle, nero d’un nero d’inchiostro, un uomo percorreva, solo, la strada maestra tra Marchiennes e Montsou: dieci chilometri di massicciata che si lanciava in linea retta attraverso i campi di barbabietole,
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Emile Zola – L’opera – Garzanti
Claude passava davanti all’Hotel de Ville: l’orologio suonava le due del mattino quando scoppiò il temporale.
Emile Zola – L’Assommoir – Gallimard
Gervaise avait attendu Lantier jusqu’à deux heures du matin.
Emile Zola – L’Assommoir – BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
Gervasia aveva atteso Lantier fino alle due, poi, tutta infreddolita per essere rimasta esposta in camicia all’aria frizzante della finestra, s’era buttata di traverso sul letto e si era assopita, febbricitante con le guance umide di pianto.
Emile Zola – Il sogno – Demetra
Durante il rigido inverno del 1860 l’Oise gelò, grandi nevicate coprirono le pianure della bassa Piccardia, e soprattutto arrivò da nordest una tormenta dalla quale Beaumont fu quasi sepolta, proprio nel giorno di Natale.
Emile Zola – Il ventre di Parigi – BUR Biblioteca Univ. Rizzoli
In un profondo silenzio, lungo il viale deserto i carri degli ortolani avanzavano verso Parigi.
Emile Zola – Al paradiso delle signore – Rizzoli
Dionisia aveva fatto la strada a piedi dalla stazione di Saint-Lazare, dov’era scesa con i suoi due fratelli dal treno di Cherbourg, dopo aver passato tutta la notte sulle dure panche di un vagone di terza classe.